Frugando nella spazzzatura come la massaia della parabola ho trovato alcune perle. Frasi che riporto senza poterle citare; nel senso che riportando l'autore non sono in grado di circostanziare la fonte, cioè l'opera da cui sono tratte.
Comincerò da alcune frasi che hanno per autore Aristotele:
Le lacrime sono il sangue dell'anima.
Il cieco ha l'occhio sulla punta del suo bastone.
La poesia è un'animale.
Dedico solo un piccolo commento a quest'ultima definizione che a me pare veramente stupefacente: la poesia ha una vita propria; una volta creata si muove, si riproduce, in qualche modo fa un cammino a sé. Può congiungersi e fecondare. In tal modo sopravvive all'autore stesso che l'ha generata.
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