Ecco come risposero i ragazzi del catechismo al mio invito di parlare delle meraviglie che ci circondano:
L’arancia.
d.L. ha preso un’arancia.
Prima ci ha fatto vedere il colore e la forma; poi l’ha sbucciata; le bucce ce le ha fatte annusare. Poi l’ha divisa e ci è toccato uno spicchio per uno. I semi non l’abbiamo sputati; lui li ha presi in mano e ci ha detto che tutti gli scienziati del mondo non potrebbero fare un seme di arancio. Ma neanche un chicco d’orzo!
Il gatto.
Io ci ho un bel gatto tigrato.
E’giovane e gli garba ruzzare.
Per me è una meraviglia. L’avrei portato in classe ma lui, della gente che non conosce, non si fida. Ora è capace che è lì sull’uscio che mi aspetta.
Il tartufo e la ghianda.
Qui, con i tartufi, c’è gente che fa qualche quattrinello. Il mio babbo dice che anche quello è una meraviglia, però non me lo dà per portarlo a scuola. Allora ho portato una ghianda: vuol dire che invece del tartufo parleremo della ghianda!
d.L. ha preso un’arancia.
Prima ci ha fatto vedere il colore e la forma; poi l’ha sbucciata; le bucce ce le ha fatte annusare. Poi l’ha divisa e ci è toccato uno spicchio per uno. I semi non l’abbiamo sputati; lui li ha presi in mano e ci ha detto che tutti gli scienziati del mondo non potrebbero fare un seme di arancio. Ma neanche un chicco d’orzo!
Il gatto.
Io ci ho un bel gatto tigrato.
E’giovane e gli garba ruzzare.
Per me è una meraviglia. L’avrei portato in classe ma lui, della gente che non conosce, non si fida. Ora è capace che è lì sull’uscio che mi aspetta.
Il tartufo e la ghianda.
Qui, con i tartufi, c’è gente che fa qualche quattrinello. Il mio babbo dice che anche quello è una meraviglia, però non me lo dà per portarlo a scuola. Allora ho portato una ghianda: vuol dire che invece del tartufo parleremo della ghianda!
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