17 febbraio 2010

Presentazione di Chiavi di Logica


Annuncio agli amici: a Palazzo Grifoni il 25 febbraio alle ore 17.00 Presentazione di Chiavi di Logica dell'Abbas Nullius. L'invito cartaceo può essere ritirato alla Biblioteca o alla Pro Loco in San Miniato.

12 febbraio 2010

Essere o non essere: questo è il dilemma

E’ la formulazione di un dilemma che, probabilmente, ha raggiunto una divulgazione che non ha paragoni. La troviamo nel III atto dell’Amleto di William Shakespeare. Un dilemma che inizialmente ha un’impostazione speculativa (possiamo anche dire metafisica), infatti enuncia, nei due poli, due opposti di ordine metafisico: essere o non essere.
Nel suo sviluppo il dilemma diventa pratico ed anche morale, in quanto si estende alla sfera del comportamento e delle scelte che orientano l’agire umano.

Essere o non essere… Questo mi chiedo: se sia più degno soffrire nell’intimo cuore i colpi ed i dardi di una sorte crudele, o prendere le armi contro un mare di affanni e, lottando, finirli.
Morire… Dormire, non altro; e con un sonno dire che poniam fine alla sofferenza del cuore, ed alle mille offese naturali che sono l’eredità della carne! E’ l’epilogo cui dovremmo devotamente mirare.

Il dilemma compare spesso anche nel linguaggio parlato. C’è una rappresentazione nel discorso comune in formule volgarizzate: o mangiar questa minestra o saltar quella finestra; ed anche o bere o affogare.
In filigrana è presente anche in alcuni discorsi forbiti. Nel Vangelo troviamo un esempio di dilemma risolto, nel senso che viene già enunciata la risposta che corrisponde alla proposta di una scelta: Che giova all’uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde l’anima? Dove è evidente che si dà una risposta alla domanda: è meglio avere il massimo successo o assicurarsi la salvezza dell’anima?

Un grande logico matematico ucciso da un paradosso!

Si tratta di Kurt Gödel (Brno, 1906 – Princeton, 1978). Fu afflitto, fin dalla sua adolescenza da un gravissimo disturbo mentale: l’ipocondria, una forma di suggestione in cui l’individuo arriva a sospettare e temere la presenza, nel proprio organismo, di gravi malattie del tutto immaginarie. Essa stessa è una malattia.
In forza di una ipocondria delirante, si era convinto che il suo stesso alimento fosse avvelenato. Per lui il dilemma si pronunciò così: mangiare o non mangiare? Pur rendendosi conto che non mangiando sarebbe morto di inedia, scelse di non mangiare. E così, colui che aveva affrontato e risolto magistralmente il Paradosso di Russel, si spense all’età di 72 anni, vittima di un dilemma che lui stesso aveva formulato.