26 dicembre 2011

Giustizia ed equità

L'invito a spianare la strada non riguarda solo la singola persona, ma tutta la comunità di cui ciascuno di noi fa parte. Credimi, se tu ti mettessi a leggere il forte messaggio di Isaia che giunge fino noi, ti accorgeresti quante volte la parola di Dio insiste nel raccomandare la giustizia. Si ricava da una attenta lettura che la Nuova Notizia è anche Bella Notizia  perché è diretta ai poveri, a tutti coloro che sono privi, (privi o privati) dei beni essenziali che fanno parte della nativa dignità dell'essere unano. 
Giustizia ed equità. L'equità, che significa uguaglianza, è il perfezionamento della giustizia, ed è proprio ciò che si raggiunge in un sano ordinamento civile quando i dislivelli sociali vengono spianati. 
Ora anche nel nostro Paese ciò che questa parola significa è conclamato nelle due  Camere del Parlamento, è invocato nelle piazze, riecheggia dove due o tre persone si trovino insieme a parlare del tempo che fa, E' capace, questa parola, di suscitare discussioni, dibattiti e perfino tumulti, Ma anche speranze....
Potrà la Tecnica sanare i guai che la Politica ha portato fino a noi?
E' proprio questo che oggi ci domandiamo; ma il Mercato delle Borse non ci dà una "buona notizia".... Mi viene da pensare che, oltre alla Tecnica, ci vorrebbe un po' di Logica: questa fa proprio difetto anche jn quelli che comandano. Ed anche la Logica non basterebbe,se in ciascuno di noi non scaturisse, non dico un progetto,  ma almeno un proposito di spartirci i beni (anche quelli dello spirito) che Dio ci ha consegnati. Ma il discorso diventerebbe troppo lungo e allora è meglio troncare qui.

18 dicembre 2011

Ogni monte...

Tu mi domandi che cosa significa: ogni monte si abbassi, ogni valle si colmi, ogni sentiero contorto si raddrizzi? Ed io ti rispondo. Alla don Mannari, io ti rispondo: Poggio e buca fanno pari! Ed ancora: Un animo contorto dura più fatica ad arrivare a Dio. E ciò si applica sia alla sfera individuale, come a quella sociale.
Ecco cosa può accadere nella sfera individuale: La superbia, l'orgoglio, la vanità,  prominenze del nostro egoismo, ci impediscono di raggiungere Dio, proprio perchè fanno ostacolo alla nostra vista. In queste condizioni è l'uomo stesso che si nega alla visione del suo sole.
L'avvallamento è un altra cosa. E' lo sconforto, l'ansietà, la depressione: un'amara bassa marea. Dobbiamo tutti convincerci che anche questo costituisce un ostacolo serio nell' interminabile cammino verso la perfezione  cui ogni cristiano viene chiamato. Mi pare di ricordare che San Filippo Neri dicesse: Tristezza e malinconia fuori di casa mia! C'è tempo di recitare il "Miserere" e quello di cantare il "Magnificat", ma in entrambe le situazioni ci deve essere un sereno abbandono nell'abbraccio del Padre nostro che sta nei cieli. Allora non dobbiamo ergerci, ma neanche deprimerci.
Ora mi ricordo che il discorso vale anche nella sfera sociale, ma mi accorgo che non ho più spazio per  altri semini che bisogna mettere radi altrimenti non sorte nulla! Al duemiladodici!

11 dicembre 2011

Preparate le vie del Signore!

Voce che grida nel deserto è anche voce che grida nel silenzio. Proviene da irrangiungibili  solitudini, da insondabili silenzi dove anche un sussurro, un bisbiglio e perfino un sospiro potrebbero essere percepiti dall'orecchio umano. Ora il grido di Isaia, raccolto da Giovanni Battista, si ripercuote fino a noi trapassando la gabbia dei meridiani e dei paralleli, superando tutte le tappe temporali: ecco ora lo sentiamo nella nostra regione lo ascoltiamo nella nostra stagione. Ma cosa dice questo grido? Preparate le vie del Signore!
Quando la guerra distruggitrice passò per le nostre contrade, lasciò cumuli di macerie intorno a noi,  strade ostruite, ponti distrutti, sentieri disseminati di mine; prima ancora di ricostruire abitazioni, scuole e luoghi di culto, tutti quanti ci demmo da fare per riassettare le strade, per riedificare i ponti, per bonificare i terreni minati: Tutti avevamo compreso che le vie che attraversano la nostra terra sono vene e arterie dove scorre il flusso della vita. Appunto, senza vene e senza arterie si muore. Le vie dell'uomo furono preparate e ritornarono a funzionare ancora prima di quanto avremmo potuto sperare. Missione compiuta?
Ma la voce del profeta insiste ancora: Preparate le vie del Signore! Come possiamo seguire questo monito se non sappiamo come partire e dove possiamo arrivare se non sappiamo neppure come partire?
Un bambino aveva quasi approntato un presepio nel sottoscala. Con le sue manine ha scostato un po' i cespi della borraccina, poi ha preso una manciata di farina zero-zero e l'ha sparsa nel sentiero. Ha risposto così alla domanda che era solo nel mio sguardo: "Così ho fatto la strada... Sennò, come fanno i pastori e i magi ad arrivare alla capanna?" E qui, per ora, mi fermo...

05 dicembre 2011

Una prabola ancora nuova

Chi ha letto la precedente riflessone sulla parabole del buon samaritano ha capito che ognuno di noi può ritrovarsi nel ruolo dei diversi personaggi. Come se il calco vuoto lasciato dalle diverse figure  dovesse essere riempito da qualcuno di noi. Tu chi sei in questa parabola? Il pirata della strada che dopo aver investito un passante lo lascia dissanguato sulla strada. O l'uomo di chiesa, rispettoso del precetto festivo,  che giudica conveniente passare oltre, pensando che  tocca ad altri prestare soccorso. Quando si tratta di identificarsi con qualcuno di questi personaggi, tutti, ma proprio tutti, ci chiamiamo fuori. A cominciare dal prete che quando si trova a commentare la parabola, si affretta a precisare: " Badate bene: si tratta di un sacerdote della vecchia legge [Io, con lui, non ho niente da spartire!].
Ma è proprio così che succede! Qualche tempo fa in America si fece una specie di esperimento. Sui bordi della strata fu simulato un grave incidente. La maggor parte degli automobilisti, alla visione di quella figura sanguinante, passarono oltre; quando finalmente qualcuno si fermò e la polizia stradale accorse e lampeggiarono le luci di allarme tutti volevano fermarsi per vedere e per poter raccontare cosa era veramente successo. In America, o anche in Italia? Ecco c'è uno che viaggia con la sua compagna. Lei dice "Rallenta! A giudicare da come è ridotta quella macchina si tratta di un incidente grave! Queste cose non dovrebbero succedere! Ora vorresti anche fermarti? Non ci conviene! La Polizia ci potrebbe considerare i primi indiziati...". 
Fortunatamente esistono ancora dei Samaritani... Loro non guardano il loro tornaconto e rischiano al posto nostro. Quante volte è successo che un operaio è finito in una cisterna satura di gas letali! Uno dopo l'altro i suoi compagni di lavoro si sono calati giù per soccorrerlo. Invano! E così hanno condiviso una stessa fine. Forse era gente che non rispettava il precetto festivo.... non è escluso che durante un duro lavoro siano usciti in qualche bestemmia; ma lo hanno fatto!
E Cristo avrebbe sigillato questa nuova parabola con le antiche parole: Vai, e fai anche tu altrettanto!

Don Luciano Marrucci