28 maggio 2010

Visita guidata a Moriolo

Guidati da Suor Grazia ed accompagnati anche dalle altre suore, sono arrivati i bambini e le bambine dell’asilo della parrocchia di Pino in Ponte a Elsa.
Erano più di una cinquantina, quelli che sono scesi dai due scuolabus gialli del Comune di San Miniato. In breve la nuvola bianca (i bambini indossavano tutti i loro grembiulini di questo colore) si è dilatata sul prato verde che si trova in prossimità della canonica.
Era previsto un programma ben definito: c’erano due agenti della Polizia Provinciale di Pisa. Prima hanno mostrato ai bambini i diversi tipi di nidi (vuoti!) dove i vari uccelli depongono le loro uova ed allevano i loro piccoli. Una piccola meraviglia!

Come rettore della parrocchia di Moriolo sono intervenuto facendo un’osservazione che ho giudicato interessante: “Guardate, bambini, quello che vedete è proprio un asilo nido. Pensate, è un asilo inventato proprio da Dio, ed ogni asilo è un dono d’amore”. Hanno capito!

Poi è incominciato il lavoro degli uomini della Polizia Provinciale, che mi sono sembrati veramente preparati. Per prima cosa hanno disposto sul prato i diversi animali predatori: la faina, la poiana e la martora, animali graziosi ed addirittura simpatici, ma terribili nemici di altri animali in quel confronto mortale che viene chiamato “lotta per la vita”.













Poi hanno mostrato concretamente quello che i bracconieri fanno per catturare le loro prede. Chiaramente, lo hanno precisato bene, loro non avrebbero mai dovuto imitarli in questa losca operazione. Si trattava di mostrare lacci, cappi, tagliole, trappole che certi individui piazzano allo scopo di catturare animali che fanno parte della nostra fauna.

A questo punto ho richiamato questi bambini ad una seria riflessione: “Attenzione, bambini! A volte ci sono persone che tendono delle trappole anche ai propri simili. Non bisogna lasciarsi accalappiare! Quando trovate qualcuno che vi offre dei dolciumi o delle figurine o, magari, vi propone di seguirlo perché dice di mostrarvi qualcosa di interessante, non vi dovete fidare e raccontate sempre tutto ai vostri genitori”.
Ho avuto l’impressione che abbiano raccolto l’ammonimento. Personalmente devo fare i miei complimenti alle suore dell’asilo; è la seconda volta che portano a Moriolo i bambini a loro affidati. Se ritorneranno, saranno ancora una volta i benvenuti.

16 maggio 2010

Tre lezioni di catechismo.

Il tema del Buon Pastore mi ha chiesto ben tre lezioni di catechismo. I miei piccoli alunni, non mi è sembrato che si siano annoiati. Io, quasi scherzando, lo dico anche agli adulti quando incomincio a parlare. " Badate bene! Al primo sbadiglio, io smetto!". A volte è anche successo che qualcuno abbia gridato: " Ha sbadigliato,ha sbadigliato!"ed io non riuscivo a capire se il grido denunciava il misfatto di un compagno o se era un invito a dare seguito al mio proposito di tagliare il discorso. Un modo di lanciare una sfida!
Non potevano sbadigliare! Dopo la preghiera io li chiamai attorno al computer. Non ci fu bisogno di navigare a lungo. Cliccai sul Google Immagini puntando su "Il buon pastore". In cinque secondi si aprì davanti ai nostri occhi un tappeto di immagini su questa figura. Si decise di scegliere delle immagini a tratto nero. Ognuno scelse l'immagine che avrebbe colorata. Dopo il lavoro della stampante tutti si sono messi al lavoro. E' incredibile il risultato finale che può uscire dalle mani e dalle matite di un bambino.
Il Vangelo è stato il testo della lezione per il tempo che ci restava. Poi ho interrotto, non perché qualcuno abbia sbadigliato ma semplicemente perché i genitori erano alla porta e fuori faceva piuttosto freddino.......

Pasci i miei agnelli.

A questo punto bisognava parlare delle figure che fanno parte dell'epistema del gregge [per epistema intendo la nomenclatura reale che compone un determinato tema (ma mi son guardato da introdurre con loro questa parola)]. Ho parlato allora, oltre che di gregge ovile e di pascolo, di pastore, di garzone, di ladro e di lupo.
Proprio sulla traccia di ciò che dice Sant'Agostino sui cattivi pastori e, a volte usando il suo stesso linguaggio, ho parlato come si deve comportare un buon pastore, disposto a dare la vita per le pecore che gli sono affidate. Mi edificava l'attenzione con cui dei bambini seguivano il mio discorso. Mi è balenata nella mente un'idea che lì per lì mi è sembrata ispirata. Ispirata proprio da loro. Ecco la domanda che mi sono azzardato a rivolgere a questi piccoli. " Ed ora io devo domandarvi: Io, come vi sembro? Un cattivo pastore o un buon pastore? Vi do' dieci secondi di tempo per pensarci. Voglio una risposta sincera!" C'è stato un po' di silenzio. Poi, ad uno ad uno hanno detto: Tu sei un buon pastore!
Era un'attestazione che mi sembrò quasi l'investitura riservata dal Signore ai suoi amici. In quel momento la interpretai come un signacolo rassicurante sulla mia predestinazione.

10 maggio 2010

La merenda dei poveri

Non saprei dare torto a qualcuno che non giudicasse ortodossa quella mia lezione di catechismo in cui dopo una brevissima preghiera i miei ragazzi hanno impiegato tutto il tempo per preparare e per consumare una merenda. L'avevo preannunciato la volta precedente: La prossima volta si farà una merenda a pane, olio e sale; succo di pomodoro a chi garba!".
Quando sono arrivati, tutti se lo ricordavano e vedendo la tavola al pulito, qualcuno mi ha guardato: "E allora?"
"Allora bisogna apparecchiare! Ecco la tovaglia i bicchieri e i piattini. Forza piglia il pane! Chi l'affetta? State attenti a non tagliarvi, mi raccomando!" C'è l'ampolla dell'olio e la tazza con un buon succo di pomodoro. Sale e acqua naturale. C'era chi tagliava, chi condiva e chi stendeva il succo di pomodoro. Ad un certo punto mi sono accorto che avevano preparato tre mezze fette anche per me.

Al momento che sono rientrato con la bottiglia del vino, loro me l'hanno chiesto. Hanno avuto questo coraggio. E' successo che abbiamo finito il pane. Ho dovuto chiederlo ad una famiglia vicina.
Io ho detto che quella merenda era quella che si mangiava nelle famiglie povere.
Loro l'hanno apprezzata come una merenda di lusso rispetto a certe merendine incartate. Ma si può incartare l'amore?
C'era una gioia diffusa, una vibrazione d'affetto tra tutti noi.
Penso (parlo per esperienza) che mezzo secolo di una vita non basterà a cancellare nella memoria di un bambino un piccolo evento come questo. Eppure è bastato un po' di pane, un po' d'olio, un pizzico di sale e un goccio di vino.

07 maggio 2010

Beni culturali

Qualche tempo fa inviai, indirizzato alla Biblioteca Nazionale di Firenze, un pacco postale con alcune pubblicazioni dell'Orcio d'Oro. In questo pacco avevo inserito anche i tre Plichi di Chiavi di Logica.
E' stato gratificante, per me, ricevere dalla Dottoressa Antonia Ida Fontana la seguente risposta, così impostata:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Biblioteca Nazionale centrale

Reverendo Professore,
Le sono estremamente grata per avermi voluto dedicare l'attenzione di inviarmi in dono le Sue pubblicazioni. Opere di pregio, anche dal punto di vista tipografico-editoriale, esse andranno ad aggiungersi alle Sue altre nella sezione delle opere rare della biblioteca da me diretta.
Nel ringraziarLa, Le invio i più cordiali saluti.
La dirigente
(dott.ssa Antonia Ida Fontana).

04 maggio 2010

Nuovi progetti

Compiuta la pubblicazione dei Plichi di Logica, che hanno già segnato un buon successo editoriale, si passa a nuovi progetti. Piccoli, ma che in ogni casoopossano dare qualche soddisfazione, già nella fase preparativa. Con il mio web master N. B. abbiamo ripreso in mano un estratto della storia delle etichette di vino e di liquori in versione italiana, inglese e francese. Presenteremo a suo tempo questo materiale all'amico Daniele Barontini, titolare della ModulGraf di Castelfranco di Sotto. Non ne dovrebbe uscire un preventivo troppo alto.
Poi c'è il progetto che riguarda le Massime del Seminario..Si tratta semplicemente di un piego in cui sono elencate le massime latine con la traduzione in inglese ed in italiano. C'è una piccola storia a proposito di queste massime. In un primo tempo furono pubblicate in un libriccino dell'Orcio d'Oro; ebbero un buon apprezzamento, ma le copie stampate giunsero rapidamente ad esaurimento. Con Vanni Scheiwiller decidemmo di fare una nuova edizione in carta pregiata di Enrico Magnani. Ci fu questa edizione all'Insegna del Pesce d'Oro.
Anche queste incontrarono un buon gradimento da parte di chi le acquistò e...di chi le ricevette in omaggio. Ora, qualche copia, si può trovare in internet a prezzi così alti che mi lasciano stupito.
Qui a San Miniato continuano a richiedermele, anche perché i turisti che visitano la piazza del Seminario manifestano un interesse che rimane inappagato, in quanto leggono le massime, ma non arrivano a interpretarne il significato.
Quello che noi ora ci proponiamo è quello di offrire in un piego unico la serie completa delle iscrizioni.