31 agosto 2007

Una predica che non annoia mai


(illustrazione di Sauro Mori)

Il Sogno incontrò la Realtà, che era ancora un ragazzo. Se non fosse stato che era un povero orfano, i suoi genitori si sarebbero opposti a questo matrimonio. La Realtà era una ragazza molto concreta, sicura di sé, certamente più matura di lui, anche perché dimostrava abbastanza gli annetti che aveva in più. Per giunta, lui era povero in canna e lei apparteneva ad una famiglia molto agiata. Così diversi, credettero di essere fatti l’uno per l’altra. Si conobbero e si amarono. Dalla loro unione non nacque né un bambino, né una bambina. La Realtà, bisogna dirlo, era sterile e la sua pena maggiore era di non poter dare a Sogno, che era molto bello, un figlio che gli assomigliasse.

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