(illustrazione Sauro Mori)
In una bella giornata d’ottobre una vecchia signora portava per la campagna il suo canino, un coso tutto nero e peloso. Ad un certo punto gli leva il guinzaglio e gli dà l’ando. Il canino, tutto ingazzurrito, va di volata nell’aia dove un contadino sta a pulire il granturco e fa per addentarlo alla caviglia. Il contadino, che fa? Piglia il forcone e lo infila. Per via di questo barboncino che per la signora era l’unica, o quasi l’unica, ragione della sua vita il contadino dovette andare al processo. Siccome lui continuava a ripetere che il cane l’aveva ammazzato per difendersi, il giudice gli disse: «Poteva almeno usare il forcone dalla parte del manico!», «L’avrei fatto» rispose il contadino «se il cane mi fosse venuto contro dalla parte della coda!»
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