07 agosto 2007

Parole latine nel linguaggio corrente


I

Agenda. Cose da farsi. Si identifica logicamente con un libretto dove
sono annotati gli appuntamenti e le cose da sbrigare, con l’agenda.
Alias (dictus). Altrimenti (detto).
Alibi. Altrove. Se uno dimostra di essere altrove rispetto al luogo
del delitto è da considerarsi innocente.
Ave. Ti saluto. Saluto latino che si è guadagnato un posto nella lingua italiana.
E’ presente nella preghiera che tutti conoscono bene… come l’Ave Maria.
Bacus. Parola latinizzata attraverso un percorso non corretto.
La parola originaria da cui deriva è bac, che significa propriamente cimice. Un po’ ghiozzamente in italiano è stata interpretata come baco, nella accezione di verme. Da baco siamo passati, in maniera inverificata, al latino bacus. Ebbene: bacus non trova posto in un vocabolario latino.
Bis! Ancora! Richiesta di replica.
Curriculum. Resoconto essenziale delle attività professionali o scientifiche di una persona.
Deficit. Manca. Espressione verbale passata ad indicare ciò che manca.
Deficit di sale nel sangue; ma anche deficit di denaro in un bilancio finanziario.
&. Abbreviazione della congiunzione latina et. Nell’arte tipografica è considerata dagli stilisti il segno grafico più elegante e più versatile: figura nei vari repertori sotto diverse forme e elaborazioni. Universalmente impiegata per designare la consociazione di più membri nella stessa società. Si può collegare alla preposizione abbreviata @, che è la contrazione della preposizione inglese at ad indicare il termine di una missiva elettronica.
Ex. Da. Corrisponde in certi casi all’avverbio italiano, già ad indicare il ruolo
o la funzione già avuta da un personaggio.
Exequatur. Si esegua.
Expedit. Va bene!
Extra. Fuori. Impiegato per sottolineare la straordinarietà di una cosa. O quando una
richiesta va al di la delle prestazioni ordinarie.
Gratis. Gratuitamente.
Ictus. Colpo. Come termine clinico sta a designare l’effetto spesso mortale di una occlusione vascolare.
Imprimatur. Si stampi. Autorizzazione alla stampa.
Associabile al nihil obstat, rilasciato dall’autorità religiosa per la pubblicazione di un libro.
Internauta. Espressione composta da due parole latine (inter = "tra"; nauta = "navigatore"). Designa il profilo di chi opera le sue ricerche nel campo del web.
XVII. 17. Numero o parola? Il 17 era segno malaugurante per i romani in quanto si presentava come l’anagramma di XVII che dava come risultanza VIXI. Il significato di questa parola era nefasto in quanto VIXI (participio passato di vivo) indica un’azione compiuta e già consumata: ho vissuto, perciò ho finito di vivere e, in definitiva, sono morto (!).
Lapsus. Caduta; errore involontario. Si impiega a giustificazione di sbagli fatti
nel parlare o nello scrivere (lapsus linguae e lapsus calami).
Media. I medii. La parola latina, impiegata per indicare i mezzi di comunicazione e di persuasione, ha incontrato molta fortuna nel linguaggio universale.
Medium. Il medio. Significa semplicemente ciò che sta in mezzo.
Nella logica indica il termine intermedio; nelle sedute spiritistiche è l’intermediario o il preteso interprete di voci e di forze collocate fuori dalla sfera ordinaria.
Memento. Ricordati.
Memorandum. Da ricordare.
Miramur. Mi meraviglio! Espressione curiale che significa sorpresa e riprensione da parte dei superiori per un atteggiamento od un comportamento che pur non essendo previsto da una proibizione canonica, si presenta come disdicevole e al limite della liceità. Qui il plurale sottolinea l’importanza dell’autorità che si esprime nel rimprovero.
Omissis. Essendo stati omessi. Nel linguaggio giuridico la formula indica fatti o dati di
cui non si fa menzione non avendo particolare rilevanza.
Post. Dopo. Parola presente nel vocabolario inglese con il significato originale della lingua latina.
Placebo. Piacerò! Dal latino placere, preparato impropriamente medicamentoso, che si somministra, tanto per accontentare il paziente, contando sull’effetto dell’autosuggestione.
Prosit! Ti giovi! Si dice al celebrante al suo ritorno alla sacrestia.
Si dice anche alla fine di un pranzo o di una bevuta a conclusione di un brindisi.
Salve. Salve! Saluto latino che esprime augurio di buona salute. Impiegato nel linguaggio dell’artiglieria, quando i proiettili hanno significato di annuncio. Ha largo uso in italiano, anche se sarebbe più corretto e più elegante, quando questo è rivolto a più persone, esprimerlo nella forma plurale: Salvete!
Satis. Abbastanza. Ecco un’ espressione non troppo usata, ma di cui si può prevedere, per la sua concisione, una futura affermazione nel linguaggio comune.
Snob. Curiosa abbreviazione di due parole latine: Sine nobilitate. Senza nobiltà.
L’originaria connotazione ha slittato col tempo fino ad indicare una persona eccentrica,
scanzonata e deliberatamente impopolare, anche un po' antipatica per la sua ostentata
raffinatezza. Un tipo snob appunto.
Super. Sopra. Applicato a persone o cose per evidenziarne prerogative non comuni.
Ultimatum. Ultimo. Ingiunzione categorica e definitiva.
Ultra. Oltre. Oltre uno spazio, oltre un tempo, ma anche oltre misura: gli «ultras»,
per esempio.
Vademecum. Vieni con me. Manuale guida con suggerimenti pratici per ogni evenienza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Abbas Nullius,
ho letto con interesse il post sulle parole latine. Notando che sei passato anche ad una traduzione inglese e francese in qualche modo questo blog assume un carattere quasi internazionale.
Infatti qui si parla in italano, in inglese, in francese e in quella lingua universale che è il latino..... ti pare poco?