22 giugno 2009

Dibattito politico 1

In certi dibattici tra politici si può osservare un diverso modo di condurre i discorsi. Alcune modalità richiamano, come ho già evidenziato in post precedenti, diversificate attitudini gladiatorie; come dire che questi personaggi possono configurarsi come dei gladiatori. C'è una bella varietà! L'arciere l'arco e fa scoccare la freccia da lontano, come se rifuggisse da un contatto ravvicinato. Può fare del male ed ha anche la possibilità di darsi alla fuga se il suo tiro non arriva a segno. Non è senza significato che Paride, annoverato tra gli eroi troiani, fosse anche il più grande arciere tra i difensori di troia; per la sua attitudine e il suo atteggiamento poteva assomigliare ad un codardo ed erano in molti, anche tra gli alleati, che lo consideravano tale.
Tra le diverse figure dei combattenti in arena, c'era anche l'oplita. Lui si avvaleva di una lancia che poteva scagliare, oppure manovrare a distanza ravvicinata. Corazza, elmo e schinieri, oltre che lo scudo, facevano parte dell'armamento di questo gladiatore. Gladiatore era comunque uno che sapeva usare anche il gladium, una spada che poteva colpire di punta e di taglio (in effetti la spada romana era a doppio taglio); talvolta il gladium era sostituito dalla daga, una spada molto più corta, ma ancora più insidiosa; con questa per lo più veniva inferto un colpo di grazia.

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