Vigor sed non livor. Una locuzione latina da tener presente in ogni dibattito: Vigore, ma non livore.
Penso a certi scontri tra politici di cui in questi giorni diventiamo testimoni. Involontari e spesso
sconcertati testimoni. C'è gente che abbiamo votato che non si battono con lance di betulla.
Hanno armi forbite alla mola, spade a due tagli provate dal fuoco e frecce dalle punte intinte nel veleno. Fanno male, fanno del male insistendo sulle ferite già aperte. Non c'è in loro alcun rispetto per l'avversario; si scoprono come esseri dominati dal'odio e quindi sono già sconfitti in partenza.
La passione politica dovrebbe esprimersi nel vigore, non nel livore.
Penso a certi scontri tra politici di cui in questi giorni diventiamo testimoni. Involontari e spesso
sconcertati testimoni. C'è gente che abbiamo votato che non si battono con lance di betulla.
Hanno armi forbite alla mola, spade a due tagli provate dal fuoco e frecce dalle punte intinte nel veleno. Fanno male, fanno del male insistendo sulle ferite già aperte. Non c'è in loro alcun rispetto per l'avversario; si scoprono come esseri dominati dal'odio e quindi sono già sconfitti in partenza.
La passione politica dovrebbe esprimersi nel vigore, non nel livore.
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