21 agosto 2008

Ritorno a Capo di Vacca

§ Ritorno a Capo di Vacca. Il mio buon medico mi aveva ingiunto: "Camminare! Camminare! Però senza sforzarsi troppo (che difficile equilibrio!), mi raccomando, non affrontare a piedi delle salite!"
Ieri gli ho dato retta e allora che ho fatto?
Con la mia piccola Chevrolet sono andato in cima a quella collina. Alla frontiera di un bosco ho lasciato la macchina e poi ho proseguito a piedi percorrendo quell'antichissima strada che, ora come allora, è poco più di un sentiero pianeggiante proprio sul crinale della collina.. 
E' una strada che mena a Roma, infatti è un tratto collinare della via francigena. Alla distanza di due anni non potevo ricordare che il lato occidentale era tutto scoperto ai raggi del sole che a due ore dal tramonto picchiava sodo... 
Ma quel posto di stupefacente bellezza tornava a ricreare in me l'impressione che avevo provato due anni prima. Un fondale pliocenico riemerso da tempi assai lontani, disseminato di conchiglie marine, un miscuglio di sabbie fossili e di mattaione che ancora conserva l'azzurro pallido del nostro mare, e quelle onde flessuose della terra che diventano colline. 
Qui e altrove la nostra campagna sembra mostrarti la vulva materna da cui sei uscito. Era il sole che mi lasciava così stordito o era la visione che la sua luce riconduceva al mio sguardo?

§ Un minuto di storia. Per dire il motivo per cui ero stato spinto a riportare i miei passi
su questa collina esordirò come Gianni Bisiach che in un minuto riesce a riassumere un evento.
"Un minuto di storia - 21 Aprile 2006 in località Capo di Vacca. Qui la terra di San Quintino confina con quella di Coiano. Due drappelli di guardie svizzere anziane muovono verso Roma. E' questa la quindicesima tappa di un cammino che fanno a piedi partendo dalla Svizzera come per sciogliere un voto. Testimone ( ! ) dell'evento è una quercia isolata scelta in concordanza con la Forestale della Provincia di Pisa. Una bella stele di legno a forma di leggio presenta in caratteri aldini la ragione di questa spedizione. Corrono esattamente cinque secoli da quando 150 giovani svizzeri vennero chiamati a Roma da Giulio II° e da lui destinati alla difesa del sacro palazzo."
Quel 21 Aprile 2oo6 c'ero io ad aspettare sotto quella querce il passaggio delle guardie svizzere. 
Essendo quel luogo appartenente all'area pastorale di una mia parrocchia, fui pregato dalla Curia di benedire gli svizzeri. Indimenticabile incontro a Capo di Vacca.

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