Lingua anglica.
§ Non so dove l'ho letta o da chi abbia sentita una sentenza che si articola così:
Lingua anglica - lingua avium.
Lingua gallica - lingua hominum.
Lingua italica - lingua angelorum.
Forse è pretenzioso definire l'Italiano lingua degli angeli, più accordabile che il Francese sia una lingua molto rispondente ad una comunicazione umana: quanto all'Inglese,
definito lingua degli uccelli, l'attribuizione non è così dispregiativa come uno poteva pensare.
I vocaboli di origine sassone non tendono a pronunciarsi come monosillabi? Proprio come fanno
molti uccelli a cominciare dai passerotti e delle rondini. Ci sono poi le parole di origine latina. Le vocali diventono multiple rispetto al Francese e all'Italiano. Quanto alle consonanti, è tutto un glissare di suoni che raggiungono un magico effetto, inarrivabile in altre lingue. Questo io ho scoperto: se si parla di timbro e di suoni, l'usignolo canta in Inglese. E' questa la lingua la più adattaa rendere la voce degli uccelli.
§ Lingua Domini. Posso affermare che i Vescovi che si sono succeduti in questa diocesi hanno condiviso con me un vivace interesse per le curiosità filologiche. Quando riportai la sentenza
a Paolo Ghizzoni, lui mi disse: 'Forse manca qualcosa; bisognerebbe aggiungere: lingua latina -lingua Domini.' Supremo! Il latino, con quella vocale dominante che è la u ( la più armonica secondo il Tommaseo ), con quelle consonanti finali che prulungano l'effetto sonoro delle vocali, è davvero una lingua celeste. Chi ha ascoltato un introito pronunciato, non da un prete tedesco, ma da uno Spagnolo o da un Italiano, lo sa che questa lingua è la meglio per parlare con Dio.
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