28 maggio 2007

Silvio Berlusconi detto "il cavaliere"

Oplita leggero.
Nel dibattito si affretta a scagliare la lancia; colpisce o non colpisce, è questa la maniera per liberarsi di qualcosa che rallenterebbe i suoi movimenti. Nel computer tutti verifichiamo che la velocità è inversamente proporzionale all’efficienza dell’antivirus e soprattutto alla molteplicità dei files immagazzinati, ma è direttamente proporzionato alla RAM (la memoria). Bisogna riconoscere che il potenziale della RAM in lui è molto elevato; la valutazione delle sue prestazioni si esprimono a quanto giudico in cifra altamente positiva. Efficace ed elegante quando fende, difende e offende.
E’ in grado di affrontare lo scontro coi avversari diversi e di respingere attacchi combinati. Si può ascoltare a lungo senza provare tedio; questa è una dote piuttosto rara. Il suo linguaggio è forbito ed avvincente perfino quando non è convincente (c’è differenza tra avvincere e convincere). Notevole e lodevole è l’impiego di espressioni figurate; azzeccate i traslati presenti nei suoi discorsi. “Ma, cavaliere, mi consenta… (espressione copiata anche dai suoi avversari)… troppe volte sottovaluta le risorse dei suoi rivali ed arriva addirittura ad insultare quelli che non votano per Lei.
A questo esordio seguiranno ovviamente delle note meno laudative per cui devo dire che anche per Lei il discorso continua…..”.

Nessun commento: