23 gennaio 2011

La Proporciòn Aurea.Il linguaggio matematico della bellezza



"Può la bellezza esprimersi in termini matematici?
Fin dall'antichità, la proporzione aurea viene considerata così strettamente legata all'armonia nell'arte e nella naturada meritarsi l'appellativo di divina. La incontriamo nel sorriso della Gioconda, ma anche nei petali delle rose, nelle forme di alcuni animali o persino nei bracci delle galassia a spirale."
Due parole che si assomigliano con un significato del tutto opposto: casuale - causale.
Casuale, da "caso", sta a indicare tutto ciò che originato per caso; causale sta invece a designare tutto ciò che trova origine in una causa.
L'universo nel suo insieme e nei suoi dettagli reca un'impronta correlata ad un essere razionale; in qualche modo ha in se il segno di un intelligenza. Quella che chiamiamo la "Divina proporzione", che le cose irrazionali continuano a presentare, ci rimanda necessariamente a qualcuno che abbia lasciato questa impronte: l'impronta del sigillo ci rimanda ad un sigillo. Immaginiamo di trasferire in un isola oceanica un piccolo sciame di api appena uscito dalle proprie celle, dobbiamo verificare che a distanza di migliaia di chilometri quelle api ripeteranno la struttura di quelle stesse celle, una struttura che risponde a un calcolo matematico che loro non hanno elaborato e che pure hanno applicato. Si tratta di un parametro che corrisponde ad una proporzione matematica; loro non lo sanno, ma hanno applicato una perfetta operazione geometrica nel costruire la loro casa.
Il discorso sulla Divina Proporzione, che corrisponde a un calcolo matematico di alta precisione, ci costringe a pensare ad un essere che ha diffuso nell'universo la sua impronta di razionalità.
Si può dire che la cosiddetta sezione aurea diventa una fulgida prova dell'esistenza di Dio.

Nessun commento: