17 gennaio 2011

Big Bang II

Schiaffino: Rude gioco da caserma in cui il ragazzo, indicato dalla conta, è costretto ad indovinare tra i compagni, che fanno semicerchio intorno a lui, chi l'abbia colpito. La povera recluta deve portare il polso sotto l'ascella deve presentare il palmo di una mano ad un robusto schiaffone mentre l'altra mano, portata verso la tempia gli impesdisce di vedere da quale parte gli arriva la sventola. Ricevuta la botta, il malcapitato si voltava verso i suoi concorrenti cercando d'indovinare chi l'avesse veramente colpito. Se riusciva ad individuare il colpevole, questo doveva prendere il suo posto e lui passava dalla parte dei picchiatori. Un brutale "sotto a chi tocca". Il gioco si praticava nei collegi maschili e perfino nei seminari.
Chiunque vi abbia partecipato lo ha vissuto come una vero "big bang" capace di scuotere il soggetto dai calcagni alla testa.
Non gli passa nemmeno dalla mente di pensare e di dire che, siccome non può individuare chi lo abbia colpito, non esista un responsabile della botta.
Con la stessa sicurezza di averla ricevuta, che qualcuno gliel'ha sganciata davvero. Il buo senso, e la persuasione fissata da una analisi logica terra-terra gli consente di pensare che qui si tratta di una azione transitiva in cui se c'è un soggetto che subisce, ci deve essere un complemento d'agente che agisce. Schiaffino, parola che finisce in un improprio diminutivo, meriterebbe veramente di cambiare nome. Big bang! Secondo me e tutti quelli che l'hanno sperimentato, andrebbe a pennello!

Abbas Nullius

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