Probabilmente si dice così perché, in un discorso più o meno preparato, non ci si avvale di un testo scritto. In questo caso è il gesto che, anticipando la parola, sembra proprio cercarla. Un buon comunicatore è quello che sa usare le parole appropriate accompagnandole con il gesto. Il gesto non sarà così sviluppato e ampio come lo suggeriscono i dettami dell’antica oratoria; infatti la presenza di un microfono e la stessa postazione che il relatore è chiamato ad occupare, riducono una performance gestuale. C’è ancora una cosa da tener presente: che lo sguardo fa parte della comunicazione secondo un criterio che i veri comunicatori applicano anche senza averlo appreso da qualcun altro: ordinariamente lo sguardo precede il gesto, il gesto la parola. Tutto ciò fa riportare l’arte di comunicare ad una specie di rito dove lo sguardo, il gesto e la parola confluiscono in un’unica realtà.
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