26 febbraio 2014

I maestri del dubbio - Sigmund Freud

Sigmund Freud (1856-1939)
Sigmund Freud (1856-1939)
Totem e tabù 1913; L'avvenire di una illusione 1927; Mosè e il monoteismo 1939.
Riscrivere una teologia in termini psicanalitici. E' colpito dal fatto che alcuni pazienti rivelano un comportamento simile a quello religioso. Esisterebbe dunque un'analogia tra il comportamento religioso e quello nevrotico; i sintomi sarebbero riportabili ad un medesimo quadro.
«Quando un bambino, crescendo, si accorge di essere destinato a rimanere per sempre un bambino, che non potrà vivere senza protezione contro potenze sovrane e sconosciute, allora presta ad esse i tratti della figura paterna, si crea gli dèi di cui ha paura, cerca di renderseli propizi ed attribuisce loro il compito di proteggerlo. La nostalgia che il bambino ha di suo padre coincide con il bisogno di protezione che prova a motivo della debolezza umana».

Il complesso di Edipo è per Freud all'origine della religione, così come si trova all'origine della nevrosi. Nel momento in cui il bambino scopre l'amore materno, comincia a vedere il padre come un rivale da eliminare. Avverte la sua dipendenza da lui e gli tributa una sottomissione forzata la cui deroga viene pagata con un angoscioso senso di colpa. Ne uscirà quando il ragazzo imparerà ad indirizzare il proprio desiderio su un oggetto diverso da sua madre, migrando verso un territorio non posseduto dal padre (nel quale finirebbe sempre sconfitto). Ma se avvertirà di non sentirsi ancora staccato dalla madre, continuerà a sentire l'autorità del padre come pericolosa. Vive secondo un rapporto di dipendenza. Ciò l'opprime ma non può farne a meno.
All'origine dell'umanità troviamo un complesso di colpa collettivo. Gli uomini primitivi, che vivevano sotto un regime patriarcale, hanno ucciso il capo del clan; i figli hanno assassinato il loro padre perché stanchi di subire la sua autorità e di essere privati delle femmine riservate a lui; si sono coalizzati, l'hanno ucciso e poi l'hanno mangiato insieme. Questo sta all'origine del banchetto totemico. Il totem rappresenta sempre il padre. Il banchetto totemico celebra l'uccisione del padre e l'appropriazione delle sue forze attraverso la comunione. L'uccisione del padre ha permesso il progresso dell'umanità. Il padre è ancora presente con il suo calco vuoto. La religione è la risposta dell'uomo che avverte il peso di questo parricidio, è una nostalgia malata della sua presenza. «Il morto diventa più potente di quando era vivo».
Per Freud Dio è solo una trasposizione del padre umano. Esso diventa il fantasma di un desiderio, la proiezione compensatoria della difficoltà di vivere e di essere se stessi secondo un progetto autonomo. Freud dimostra di trascurare il fatto che la somiglianza che lega il Padre verso la creatura ha consistenza nel carattere della libertà per cui la religione è un atto di amore e non di schiavitù; il figlio assomiglia al padre in quanto libero.

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