Se si mettono in relazione più termini tra di loro riscontriamo che essi hanno o non hanno connessione, hanno o non hanno opposizione reciproca.
I termini che hanno una connessione si dicono connessi (pertinentes sequela) se uno include l’altro. Es. uomo - animale - oppure se l’uno equivale l’altro. Es. razionale e risibile.
I termini dei quali uno esclude l’altro si dicono opposti ( pertinentes repugnantia). I termini opposti possono essere:
(a) contrari, se uno di questi non solo toglie ciò che l’altro richiama, ma pone ciò che è realmente opposto. Es. virtù - vizio.
(b) contraddittori, se uno toglie quello stesso che l’altro richiama. Es. virtù - non virtù.
(c) privativi, se uno significa la negazione di una forma posseduta dall’altro. Es. grande - piccolo.
(d) relativi, se i due termini indicano un particolare rapporto reciproco. Es. padre - figlio - superiore - inferiore.
Se i termini non si richiamano né per opposizione né per connessione essi sono estranei (impertinentes).
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