28 ottobre 2010

Una ricetta di Don Mannari online

E' la ricetta del Tegolato (vino invecchiato tra le tegole) che Don Mannari mi consegnò quando era parroco di Crespina.

Il tegolato della Canonica di Crespina

Si piglia il vino nero, limpido, di seconda bollitura,
ma che sia un vinone, si versa nel fiasco,
che però deve rimanere un po’ scemo
perché, sennò, il sughero parte.
Si tura bene e s’incerallacca.
I fiaschi vanno messi a giacere su gl’embrici
tra tegolo e tegolo ancorati con un cordino
all’abbaino e si lasciano a tutte l’intemperie.
Per anni e anni ce ne possiamo dimenticare.
Quando si ripiglia, il fiasco non deve essere caldo,
e non va sciabordato. Va tenuto al fresco prima di travasarlo con la tromba.
Si serve in un’unica mescita portando i bicchieri verso il fiasco
e non il fiasco verso i bicchieri. Il fondo va buttato via.
Garba ai bevitori sani e fa bene ai convalescenti e alle donne in cinta.


Canonico Lelio Mannari


Alla voce "il tegolato" su Google compare, come primo risultato, proprio il sito www.old-labels.com che presenta questa ricetta.

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