Ciao, amici del blog dell'abbas nullius. C'è da scommettere che qualche lettore, non vedendo apparire nulla su questa lavagna, abbia pensato che mi sia preso una lunga vacanza in qualche terra lontana.
Che mi avesse attirato qualche approdo ad un isola d'oltremare? Ma non è così! Altri, conoscendo i recenti eventi clinici trascorsi ( non ho mai detto superati ) avranno pensato che il vecchio abate si fosse un po' troppo ripiegato sul bastone che a volte serve a continuare il proprio cammino e a volte semplicemente a fermarlo. Ma non è così!
Ho passato questo periodo sviluppando il dolce far niente in un ozio fecondo. Ho lavorato, più spesso da solo che in compagnia dei miei giovani collaboratori, su tre plichi di logica. E ormai siamo agli sgoccioli di una piccola opera che per la sua stravagante veste potrebbe essere salutata come una interessante novità editoriale.Un manuale così non è mai uscito da Gutenberg in poi. Parola d'abate!
Quanto al mio blog, non sono mancati i visitatori. Nell'analisi che Google puntualmente appronta, rilevo quello che per me è una curiosa e interessante constatazione: I post più frequentati sono quelli che si trovano impegnati nella amministrazione della parola. Mi ha sorpreso che il post intitolato Rem tene, verba sequentur risulta il più visitato e per la media ( per me è un record)
di oltre sette minuti. Il quella pagina, diretta a coloro che parlano in pubblico, io riportavo il consiglio attribuito a Cicerone che dice così: Tieni presente l'argomento e le parole non ti mancheranno mai. Lì aggiungevo un suggerimento di un mio maestro, valido a continuare il discorso anche quando si perde il filo: Se non ti viene in mente l'argomento successivo, ritorna
a sviluppare l'argomento precedente; vedrai che ti ritorna mente anche il seguito.
Che mi avesse attirato qualche approdo ad un isola d'oltremare? Ma non è così! Altri, conoscendo i recenti eventi clinici trascorsi ( non ho mai detto superati ) avranno pensato che il vecchio abate si fosse un po' troppo ripiegato sul bastone che a volte serve a continuare il proprio cammino e a volte semplicemente a fermarlo. Ma non è così!
Ho passato questo periodo sviluppando il dolce far niente in un ozio fecondo. Ho lavorato, più spesso da solo che in compagnia dei miei giovani collaboratori, su tre plichi di logica. E ormai siamo agli sgoccioli di una piccola opera che per la sua stravagante veste potrebbe essere salutata come una interessante novità editoriale.Un manuale così non è mai uscito da Gutenberg in poi. Parola d'abate!
Quanto al mio blog, non sono mancati i visitatori. Nell'analisi che Google puntualmente appronta, rilevo quello che per me è una curiosa e interessante constatazione: I post più frequentati sono quelli che si trovano impegnati nella amministrazione della parola. Mi ha sorpreso che il post intitolato Rem tene, verba sequentur risulta il più visitato e per la media ( per me è un record)
di oltre sette minuti. Il quella pagina, diretta a coloro che parlano in pubblico, io riportavo il consiglio attribuito a Cicerone che dice così: Tieni presente l'argomento e le parole non ti mancheranno mai. Lì aggiungevo un suggerimento di un mio maestro, valido a continuare il discorso anche quando si perde il filo: Se non ti viene in mente l'argomento successivo, ritorna
a sviluppare l'argomento precedente; vedrai che ti ritorna mente anche il seguito.
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