19 dicembre 2008

La leggenda del cavaliere di Samarcanda 3.

Ed ecco Samarcanda. Erano arrivati stremati di primo mattino nella grande piazza del mercato e il cavallo a passo di parata andò verso la grande vasca centrale dove una fontana riversava un lucente fiotto d'acqua. Fu qui che il cavaliere riconobbe il cavallo dal manto nero pezzato di bianco e poi il suo padrone dal bruno mantello. Allora aveva capito di non avere più scampo. Il giovane era impallidito; quanto alla morte, anche lei trasalì, ma non poteva diventare più pallida del suo colore naturale. Queste parole furono dette con lo stesso raccapriccio con cui furono ascoltate: Proprio a Samarcanda sei venuto? Io t'avevo chiamato prorio per dirti che non dovevi venire qui a Samarcanda!
Abbas nullius

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