Proficiscere anima christiana.
Anima cristiana, parti da qui.
Sorprendente, direi, inaudito invito all'anima del cristiano a distaccarsi dal corpo.
Eppure questa frase si trova proprio nel rituale romano. E' il commiato finale con cui il celebrante, dopo la santa unzione diretta alla salvezza dell'anima ed al sollievo del corpo, quando l'auspicio per la guarigione non coincide più con una ragionevole previsione, invita il principio vitale, che noi chiamiamo anima, a liberarsi (dunque a librarsi) dai ceppi della materia. Il corpo è qui concepito come una prigione; un malinteso attaccamento verso il paziente potrebbe rendere carcerieri proprio coloro che la custodiscono.
In qualche modo questo forte commiato per i credenti annuncia il primato dello spirito sul corpo e sul suo diverso destino. Nel vecchio rituale, consacrato da un uso più che secolare, si può leggere ancora: Hodie sit in pace locus tuus, et habitatio tua in sancta Sion.
"Che oggi il tuo posto sia nella pace e la tua abitazione sia nella santa Gerusalemme".
Nel suggerire il viaggio si indica l'approdo. L'uso del congiuntivo in latino ha una valenza ingiuntiva: quasi un amorevole comando.
Altre considerazioni riportabili alla Teologia Morale, a quanto giudico, possono appoggiare questa mia personale posizione; le addurrò nel caso che questa riflessione possa attivare un proficuo confronto.
Abbas nullius
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