15 novembre 2009

Cercatore d'oro

A volte... a volte mi sento come quel vecchio cercatore che alle foce di un fiume fa scorrere sul setaccio la sabbia che da spazi assi lontani, da tempi ormai remoti, la sorte o il destino, che io chiamo provvidenza, ha portato fino a lui. Il vecchio lo sa che solo verso la sorgente sarebbe possibile trovare la pepita capace di accendere la gradevole febbre del ricercatore. Ma le sue gambe sono
troppo malferme per restare in piedi tra quei dirupi e allora è sceso a valle dove il fiume ha steso
un lenzuolo di sabbia facile a calpestare e perfino invitante a riposare. Accade che talvolta ( o spesso? ) davanti ai suoi occhi appaia tra la sabbia il disegno di un piccolo, ma proprio piccolo, fulmine luminoso. E' la pagliuzza d'oro che, se non paga la fatica di una giornata, basta però ad appagare la sua ricerca. E' una cosa che si può stringere con due dita e mostrare agli amici

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