06 marzo 2008

Analisi di un enunciato.L’arco è la somma di due debolezze.


L’arco è la somma di due debolezze (Leonardo da Vinci). Come dire: due debolezze fanno una forza. Strabiliante affermazione, espressa in linguaggio figurato, traducibile in linguaggio astratto, che trova applicazione e verifica, in molteplici campi.
Prima di tutto nella logica dove due termini si incontrano con un medio che funziona
come chiave di volta dell’arco. Prendiamo in esame un sillogismo così articolato:
La lavagna è nera, La lavagna è una pietra.
Qualche pietra è nera.

Dove si vede che due proposizioni convergono insieme determinando la solidità di un'unica forza: la conclusione di un ragionamento.
Questo principio è traducibile in una norma che vale anche per l’istituto del matrimonio dove due esseri differenziati ma complementari si uniscono a formare una nuova unità. Le carenze dei due coniugi si compensano a vicenda. Niente è più precario di un semiarco; ma se due semiarchi si uniscono diventano una cosa molto forte.
In un team di ricerca il successo diventa più raggiungibile se le valenze dei diversi componenti risultano differenziate; anche qui vale il principio della compensazione reciproca.
Pensiamo alla nitroglicerina dove un elemento dotato di una impalpabile volatilità si unisce alla fluida consistenza della glicerina ( olio usato perfino in cosmesi ).
Ciò che esce che questa fusione è un esplosivo deflagrante ed il Nobel che la inventò non avrebbe mai pensato che una combinazione del genere trovasse un impiego perfino nella medicina.

Nessun commento: