21 dicembre 2009

Vi racconto il presepe IV.

I PASTORI.
I pastori, che dormivano all'aperto, furono abbagliati dai fulgori angelici e dovettero pensare che i loro bivacchi avessero ripreso all'improvviso a divampare. Ed ecco l'annuncio: "Vi è nato il Messia. Giace in una mangiatoia."
L'angelo non poteva portare questo annuncio agli scribi, ai farisei, ai dottori della legge, gente che considerava il pane della Scrittura non una cosa da mangiare, ma da analizzare. La loro pelle si era avvizzita come i papiri che maneggiavano ed aveva preso il colore delle pergamene che consultavano. Non avevano intelligenza delle scritture che pure conoscevano più che gli altri. Non avrebbero mai accettato di sapere che il Messia giaceva in una mangiatoia chi aspettava di vederlo comparire su un cavallo bianco con una spada di fuoco per spazzare via le dominazioni straniere.
Il fatto che lui si trovasse in una stalla non risultò pastori una prova di fede ma un aiuto per la loro fiducia. Voleva dire che Lui si era avvicinato alla loro condizione umana. Fu un annuncio che li riempì di gioia. La loro povertà e la loro semplicità li aveva preparati a questo incontro.

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