25 ottobre 2008

Testi di catechismo 2

A proposito di certi testi catechistici vale un criterio fondamentale: Ciò che non è appetibile non
è masticabile; ciò che non è masticabile non è digeribile; ciò che non è digeribile non è nemmeno
assimilabile. Lascia il tempo che trova! Ora voglio continuare l'apologo, che intitolo "Avevo fame...". Homo quidam ( un tale ) si presenta ad un buon munito ( o minuto ? ) catechista e chiede ciò che corrisponde al suo bisogno. Lui senza indugio gli dice: Sdraiati! Gli stringe il braccio
con un elastico e con un ago va a cercagli la vena. A volte non la trova, ma basta bucare ancora, tanto il braccio è tuo, non è mica il mio! E gli fa una flebo. In quel bottiglione c'è tutto, ma proprio
tutto! Alla fine sembra regalargli una nuvoletta di cotone. Questa la devi tenere strinta, sennò esce
il sangue! A questo punto il malcapitato accenna ad un lamento: Io chiedevo soltanto un pezzo di pane!
§ Qualcuno può legittimamente obiettare: Se questi testi non ti sembrano masticabili, perchè non compri le guide? Lo sai che le guide spiegano tutto?
Con le guide sembra di finire dalla padella alla brace. Basta leggerle per convircersi. Ti sembrerà anche a te quale complicazione didattica comportano. Il Caietano va celebre per un esteso commento alla Summa Theologica di San Tommaso. Partì col dichiarato intento di far capire il pensiero del grande maestro. Lo superò in estensione, ma non i chiarezza. I contemporanei così commenterono il suo commento. Si vis intelligere Caietanum, lege Thomam! Se vuoi capire Caietano, leggi Tommaso!

21 ottobre 2008

Testi di catechismo 1

Il testo che ho scelto per questi ragazzi è piuttosto un quaderno di laboratorio; si presta agli interventi dei ragazzi che possono colorare le immagini e scrivere direttamente sul libro risposte
e riflessioni personali senza ricorrere al solito quadernone. Graficamente si presenta sbiadito; personalmente non condivido alcune impostazioni, per esempio, il concetto del peccato originale.
Ma un bicchiere mezzo vuoto è sempre meglio di un bicchiere del tutto vuoto.
Non parlatemi di certi testi, quelli della Cei, che sarei tentato di scaraventare fuori della finestra.
Ho detto tentato, sapendo che bisogna resistere alle tentazioni. Perchè li considero una frana da punto di vista didattico? Rispondo con un brevissimo apologo: Ad uno che ti chiede una minestra,
gli dai un grosso cavolo, un sacchetto di ceci, due chili di farina. Dimmi, ti serve altro?
Lo sventirato sussume: Ma io volevo soltanto una minestra! Io ho fame ora.

17 ottobre 2008

Bambini a dottrina.

Questi i nomi dei bambini e delle bambine che sono venuti a dottrina: Lisa, Delia, Chiara, Saverio, Giorgio, Alice. In qualche modo è una pluriclasse perchè la loro età va da sei a otto anni. Avevano già dei quadernoni e astucci di matite. Ho distribuito dei testi di catechismo. Tre, per le tre diverse età. Li ho scelti tra i meno peggio in una ben nutrita libreria religiosa, sapendo che in ogni caso i piccoli hanno bisogno di avere un libro in mano, un manuale, appunto. La differnza d'età comporta una difficoltà che è possibile in qualche caso risolvere in un vantaggio. Ho detto che il buon pastore è quello che conduce il gregge sul passo degli agnellini. Questi hanno voglia di ruzzare, ma non possono allungare il passo. Hanno capito a volo! Si sono aiutati e così hanno camminato insieme.

16 ottobre 2008

Andare a dottrina.

Ieri abbiamo incominciato il corso di catechismo. Detto anche cammino di catechesi, e per me è già meglio. Dalle nostre parti si chiama ancora dottrina. Questa parola continua ad affascinarmi. Le espressioni andare a dottrina, studiare la dottrina, imparare la dotttrina, mi riconducono all'immagine di Gesù dodicenne, dottore tra i
dottori. Sì, anche un bambino può diventare dottore quando si occupa delle cose
del Padre Celeste. Quando hanno bussato alla mia porta cinque bambini mi hanno detto: Siamo venuti a Dottrina! Mi sono sentito come un vecchio dottore del tempio che si stupirà delle loro domande e delle loro risposte.

14 ottobre 2008

Antica Pieve.

Ieri l'altro c'è stata l'investitura del nuovo Pievano di Corazzano. Ho potuto così consegnargli concretamente la grande chiave dell'antica Pieve. Lui ha promesso che continuerà il mio lavoro Lui porterà a compimento il progetto e, dovrei dire l'impresa, che abbiamo cominciato io ed altri parrocchiani, molti dei quali ci hanno preceduti nel segno della fede. Il tempio, che un quarto di secolo fa sembrava un luogo di squallore e desolazione, un'orrida spelonca frequentata da ladri e da drogati,
ora è restituito al culto e si presenta in povertà e in dignità come tutte le chiese romaniche. Tante, ma tante cose restano ancora da fare; sono sicuro che F.R. aprirà e chiuderà. Il tempo lui ce l'ha.

10 ottobre 2008

Not complaint to Google.

This is not a complaint to GOOGLE but only a remark. In the post of 10 September I wrote: "Il credo del capitalista e di chi, non avendo capitale, lo brama sopra ogni cosa. DIO C'€".
Now, with great surprise, I can see that this logo, not registered but published since many years in my website www.lucianomarrucci.info, is the title of a religious survey of Google. I would expect some explication from you.
You can also contact me at the address: lmarrucci@gmail.com

06 ottobre 2008

A proposito della Règia Parnassi.

[Risposta a Gattonero] Mi chiedi dove puoi trovare la Règia Parnassi, devo risponderti che non esistono edizioni recenti che possono rimpiazzare l'edizioni precedenti le cui copie stampate sono del tutto esaurite. Però (questo accade perchè gli eredi vendono/svendono ciò che contenevano gli scaffali ereditati) si possono ancore trovare delle copie della Règia Parnassi in librerie antiquarie, in @bay e soprattutto in Mare Magnum (http://www.maremagnum.com/) con prezzi che variano da € 30 a € 300.

02 ottobre 2008

A Luciano Gianfranceschi.

Caro Luciano ti ringrazio molto per l'articolo apparso sul Tirreno del 2 ottobre, sai veramente partecipare agli altri le emozioni che scopri in te stesso. In finale dici che l'Abbas nullius non vuol sentire parlare di testamento spirituale ed è vero che in questo caso non intendevo dare un congedo finale ad i miei amici; ma devo precisare che il testamento spirituale io l'ho già scritto più di 20 anni fà ed ora giace in una cassaforte della curia vescovile. Nella mia sprecisione devo ammettere che mi ritengo fondamentalmente ordinato, in conformità a quanto suggerivano i miei superiori. Ecco quello che volevo dirti, io ho già scritto un testamento spirituale.
Ti saluto caramente
Abbas nullius

Il Libro ritrovato.

IL LIBRO RITROVATO. E' la Règia Parnassi, la reggia del Parnaso: Secondo gli antichi Greci, il Parnaso era il monte dove si diceva abitassero le muse. Livio, te lo ricordi quando questo libro comparve nella scuola ai primi anni del nostro Ginnasio? Per alcuni di noi che eravamo quasi dominati da una passione letteraria la comparsa di questo libro ci portò ad una vera esaltazione.
Quello era il libro segreto dei poeti , così ci dicevano i nostri insegnanti. Certamente era conosciuto da Alessandro Manzoni autore degli inni sacri, dal Giusti i cui versi quinari non sono altro che piedi dell'antica poesia. Giacomo Leopardi sicuramente lo teneva come una cosa sacra della sua biblioteca. Quanto a Carducci, questo è certo non avrebbe potuto scrivere le Odi barbare senza aver appreso i dettami da questo aureo libro ed è ablativo che Giovanni Pascoli non avrebbe potuto vincere ad Amsterdam i premi che gli furono dati per le sue composizioni latine, in effetti la Regia Parnassi è indirizzata proprio ai tirones (coloro che intendono tirare i versi ). Qualcuno di noi nutriva aspirazioni segrete di appartenere alla schiera dei poeti e proprio per questo applicarsi allo studio di questo libro metteva a nudo la recondita ambizione di arrivare in alto verso le vette del Parnaso. Io, questo libro l'ho ritrovato nella libreria che fà anche da archivio della canonica di Corazzano; nella pagina che segue alla copertina ho potuto leggere il nome di un mio predecessore che lo ha posseduto più di cento anni fà. C'è scritto: del Chierico Francesco Zerboni. La scoperta mi ha dato una tonica emozione, riportando alla mia riva una risacca di ricordi.