Due di questi pancali furono messi in chiesa, con l'intenzione di piazzarci sopra il presepio. Una parrocchiana che in una mia omilia dell'Avvento aveva inteso l' invito a condividere ciò che abbiamo con coloro che non hanno a sufficienza, venne a parlarmi in sacrestia della sua intenzione
di dare qualcosa del suo. A condizione, mi disse, che l'iniziativa fosse passata anche ad altre persone decise come lei a portare qualcosa, proprio in chiesa, dove dei bisognosi avrebbero potuto trovare un aiuto concreto. Ma come insistette quella donna! L'idea che mi venne mi attraversò la mente come un lampo luminoso. Il pancale di Betelem diventerà una greppia dove i nuovi personaggi del presepe depongono i loro doni! Feci arrivare in chiesa un terzo pancale Per la festa di Sant'Antonio c'erano dentro i pani benedetti: qualcuno avanzò. Dissi che si incominciava di l1. Erano quelli che l 'abate riconobbe come segno della provvidenza avendo questa procurato a far giungere nella sua cella un secondo pane destinato ad un altro monaco che casualmente quel giorno era venuto a fargli visita.
Chiesi alle persone che ancora reggevano il buon pane di portare qualcosa per coloro che oggi come oggi trovano vera difficoltà ad avere del cibo. Chiesi ed ottenni. La settimana dopo nella greppia di Betelem sono state deposte sacchetti con alimenti non deperibili. Lo hanno fatto con discrezione e, questo mi è sembrato di capire, con amore.
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