Stamani sono entrato in una bottega di alimentari. C'era già un cliente prima di me, che poi si è trattenuto mentre io ordinavo due etti di formaggio. Stefania mi ha servito e così quel signore ed io stavamo per uscire. A questo punto Stefania ha detto: "Ciao Luciano!". A quel saluto io sono ritornato indietro e le ho detto: "finalmente Stefania mi hai chiamato
semplicemente Luciano!". E lei mi ha detto: " guardi che quel signore che è uscito si chiama anche lui Luciano; io mi riferivo a lui; con lei non me lo sarei mai permessa, Don Luciano".
Io ci sono rimasto un po' male. La gente ti da del lei spesso per tenerti lontano, non si limita a chiamarti per nome, quel nome
scusso scusso che ti hanno dato al battesimo. Io non capisco perché danno del tu al mio Dio ed a me danno del lei.
Io non capisco
perché si chiama Reverendo un semplice Prete, Eccellenza per il Vescovo, Santità per il Papa. Il pensiero di San Tommaso D'
Aquino è faro del mio pensiero. Ebbene l'Angelico dottore dice che le proprietà positive espresse in astratto competono soltanto a Dio. Si dice infatti Immensità di Dio, Eternità di Dio, Bontà di Dio.
A questo punto si evidenzia una cosa: dire che un uomo è Santità è una vera bestemmia da un punto di vista teologico.
Teologicamente parlando è sbagliato attribuire ad un uomo una
proprietà che compete soltanto a Dio. Lo ripeto, soltanto Dio è Santità.